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martedì 9 settembre 2014

Fabio Badolato - Tra Hotel Artis e Hotel Care


Finita l'estate che significa più lavoro per qualche destinazione e riposo per qualcuno, ritorniamo belli carichi a presentare un'altra eccellenza nel panorama turistico italiano.

"Non devi confrontarti con quello che sanno fare gli altri ma con il massimo che sai fare tu!"

Fabio Badolato è un giovane con una forte esperienza alle spalle. Ci conoscemmo a Napoli ad un convegno dell'ADA CAMPANIA dove quasi avemmo uno scontro di idee per poi arrivare alla conclusione che stavamo dicendo esattamente la stessa cosa.  Si dice che le buone amicizie nascano così, di sicuro oltre a essere una carissima persona è un professionista puro. Un giovane del sud con una grinta interiore da spaccare le convenzioni. Non perdiamoci in fronzoli e conosciamolo insieme.


1) Fabio, innanzitutto devo dire che è un piacere che un giovane stia facendo carriera. Mi parli della tua gavetta? 

Innanzitutto lasciami esprimere il mio onore e piacere nell’aver ricevuto il tuo invito. Penso che, soprattutto in un momento come questo, sia molto importante offrire ai giovani, tartassati in continuazione da notizie infelici riguardo lo scenario del mondo lavorativo, delle testimonianze confortanti. Riguardo la mia gavetta vorrei evidenziare il fatto che sono partito da giù, da molto giù visto che sono Calabrese! (N.d.r. sorride).

Esperienze di lavoro in ambito turistico, durante e dopo il mio percorso universitario, mi hanno fatto capire da subito che la mia massima espressione professionale sarebbe stata la gestione di strutture alberghiere.
A dire il vero avevo iniziato a capirlo anche un po’ prima! Mia madre gridava spesso dicendomi: “QUESTA CASA NON E’ UN ALBERGO!”, e io forse devo aver pensato che sarebbe stato divertente gestire una casa caratterizzata dal continuo andare e venire di tante persone senza dovergli gridare contro!!!
Scherzi a parte! Ho seguito uno dei percorsi "classici”, 8 anni di ricevimento poi 3 durante i quali, sempre dal ricevimento, ho iniziato a “mettere il naso” in tutto quello che succedeva nei reparti sales, revenue e marketing. 
La svolta importante è avvenuta quando, insieme al collega e amico Luca, abbiamo deciso di intraprendere anche la strada dei liberi professionisti. 
Da li quindi consulente, docente e, allo stesso tempo Revenue Manager per un anno e direttore per tre. 

2) La tua gavetta è molto significativa, credi che un giovane OGGI possa fare carriera sul merito? 

È vero che se anche solo una buona parte delle persone che hanno fatto carriera lo avessero fatto per merito, sicuramente oggi non ci troveremmo in queste condizioni! Sono d'accordo però con chi sostiene che “chi si lamenta lo fa perché non è in grado o, più semplicemente, non ha interesse a trovare una soluzione!”. Lasciamo stare chi non ha interesse e parliamo di chi non è in grado. Ti faccio io una domanda: quante persone conosci che sono davvero preparate ma non sono riuscite a far carriera? Qualcuna sicuramente! Il problema non sta solo nelle conoscenze e competenze, ma anche nella capacità di proporle al mercato. Molti professionisti, solo perché molto preparati, pretendono che sia il mercato a proporgli automaticamente incarichi sempre più prestigiosi. Quando questo non avviene, perché al loro posto è finito magari proprio il raccomandato, allora ecco che la colpa è del sistema! Siamo abituati a prendercela con gli altri, ma cosa succederebbe se iniziassimo a chiederci cosa possiamo fare noi per non rimanere vittime di questo stato di cose? In definitiva la mia risposta è si, si può fare carriera sul merito ma non bisogna concentrarsi solo sullo sviluppo delle conoscenze e competenze ma anche sui modi per raggiungere chi queste qualità ha bisogno di acquistarle. 

3) HotelCare e corsi di formazione, ma dimmi la verità, ma a che servono? 

Dipende a chi lo chiediamo! Siamo un paese che non riesce a stare dietro al progresso tecnologico, la forbice rispetto al livello culturale è sempre più ampia. Anche per colpa di quanto abbiamo detto prima, ossia del fatto che si è sempre più convinti che sia inutile impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi, perché tanto ci sarà sempre qualcun altro che ci riuscirà prima di noi senza fare alcuno sforzo! Penso invece che non sia possibile stare al passo coi tempi se non si studia e non si frequentano corsi in continuazione. Quindi HotelCare prima di fare formazione per gli altri va a farla per se stessa. 

4) HotelCare è anche consulenza, ma non ti sembra che in giro ci siano più consulenti che alberghi? 

Macchè!!! Saranno sempre troppo pochi! Di professionisti che insegnino a fare bene questo lavoro per come va fatto oggi ne servirebbero molti di più. La difficoltà principale sta nel far capire che i vecchi modelli non esistono più. Già i modelli di tre anni fa sono obsoleti. Ma fin quando non tocchiamo il fondo crediamo sia meglio non cambiare. 

5) All'Hotel Artis hai un team di collaboratori nei diversi settori, cosa ti rende fiero di loro? E quanto del tuo successo devi a loro?

Hai detto bene! Sono davvero fiero dei miei collaboratori soprattutto perché sono persone che hanno capito ed hanno condiviso la mia filosofia di lavoro. Tutti, chi meglio e chi meno, hanno imparato a fare il loro lavoro, ma tutti, indistintamente, hanno capito che questo lavoro funziona solo se si crea e si riesce a mantenere IL TEAM! Il mio successo all’Hotel Artis è sempre più merito loro.

6) Dimentico altri progetti? Me ne vuoi parlare in breve?

In teoria non dimentichi nulla perché “ufficialmente” non ci sono altri progetti completi ma, come ben sai, quando un progetto prende vita è perché c’è stato prima dietro un grosso lavoro. Quindi ti preannuncio che stiamo lavorando affinché anche la "terza dimensione" del progetto HotelCare prenda vita. Le prime due, consulenza e formazione, sono già avviate e operative, stiamo lavorando sul management.

7) Roma è una destinazione fortunata a prescindere, non dirmi che è stato difficile ottenere arrivi, del resto basta essere sulle OTA.  Scherzi a parte cosa hai trovato davvero difficile in questa destinazione.

Diciamo che di questa fortuna forse se ne sta approfittando un po’ troppo! E’ vero che non è difficile ottenere arrivi, sempre più complicato è il raggiungimento del rendimento necessario affinché l’azienda possa svolgere serenamente la sua attività. Le OTA devono avere il giusto spazio all’interno del mix di commercializzazione ottimale per via degli elevati costi di acquisizione cliente. La cosa più difficile quindi è lavorare costantemente al mix ideale, ma questo vale per tutte le destinazioni, non solo per la nostra.

8) E' vero che all'ARTIS ti metti a "giocare" con i socialnetwork? Ma quando lavori?

Magari! In realtà facciamo molto poco! Ci piacerebbe poterci "giocare” molto di più ma non ce lo possiamo permettere! Lottiamo quotidianamente affinché con le risorse a disposizione si possa ottenere il miglior risultato possibile e per il momento non siamo in grado di destinare ulteriori risorse allo sviluppo dell’ambiente social.

10) Il tuo motto?

Non ho un motto che mi identifichi particolarmente a differenza di chi ha trovato il motto da legare alla propria immagine. In effetti oggi se senti dire “quality not quantity” pensi subito a Sabato Colella, oppure quando senti “la condivisione non è una scelta, è una strategia” pensi ad Enzo Aita. In questo momento quello che mi ripeto spesso è che “non devi confrontarti con quello che sanno fare gli altri ma con il massimo che sai fare tu!"